La bougatsa (in greco “μπουγάτσα”, pronuncia “bugazza”) è un vero e proprio passepartout per la vostra fame durante le vacanze in terra ellenica: sia essa fame da colazione, con gli occhi ancora appiccicati dal sonno e l’ansia per un Meltemi che potrebbe rovinare le vostre giornate al mare, sia essa fame da merendina ina ina post olio e abbronzatura.
Ma cos’è questa delizia calda, croccante, cremosa e “cannellosa” che, se non ci fosse, bisognerebbe assolutamente inventare? 😍
Fragrante pasta fillo (simile alla pasta sfoglia) ripiena di crema pasticcera, e poi cotta nel forno.
Semplice, ma efficace nel placare i vostri sensi!
Chi mi conosce e mi segue da un pò, sa quanto io abbia un debole per questo dolce della cucina greca (finora l’unico per cui stravedo), adatto -come dicevamo prima- sia per colazione che come spuntino pomeridiano.
Ma la bougatsa esiste anche nella versione salata, ripiena di formaggio (solitamente di capra) o carne.
Le sue origini si collocano nel nord della Grecia, tra le città di Salonicco e Serres, dove si può dunque gustare la versione più “originale” e autentica di questo piatto.
Serres addirittura detiene anche il primato per la realizzazione della “bougatsa più grande del mondo”, che risale al 1 Giugno 2008, dove una squadra di 40 chef diede vita ad una delizia di 20 metri, alta 60 centimetri, e di ben 250 chili 😅
Una curiosità riguarda l’origine del suo nome, che si ritiene derivi dal greco medievale πογάτσα (pogátsa), a sua volta proveniente dal latino “panis focacius”, e dunque assonante al nostro “focaccia”.
E se mi viene un raptus, dove la compro?
Ovunque, in Grecia: anche sulle isole.
La bougatsa è, ormai, una pietanza talmente diffusa e conosciuta da essere venduta (spesso surgelata, ma a volte realizzata anche artigianalmente) in tutti i forni di un’isola.
A Paros, ad esempio, potrete gustarla al kafeneion della signora Maria a Lefkes, al forno in ingresso ad Alyki, presso un piccolo laboratorio nascosto tra i vicoli di Parikia o in qualsiasi pasticceria… ovunque la vostra pancia vi supplichi di fermarvi
L’avete mai provata con un bel caffè freddo?
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