Katharà Deftèra (Καθαρά Δευτέρα) e Kirìa Sarakostì (Κυριά o Κυρά Σαρακοστή).
Due delle tradizioni Ortodosse, che hanno inizio -ogni anno- 7 settimane esatte prima della Pasqua.
Nel 2020, dunque, oggi… Lunedì’ 2 Marzo.
In particolare, con il Katharà Deftèra, il cui significato è “Lunedì pulito”, inizia quel periodo di digiuno della durata di 40 giorni, che porterà i fedeli Ortodossi dritti fino al Venerdì prima della Domenica delle palme.
Una giornata che i Greci trascorrono all’aperto, spesso lanciando in cielo coloratissimi aquiloni, e banchettando con i tradizionali cibi (Lagana, Taramosalata, Dolmadakia, ecc…) che segnano l’inizio della Quaresima, ovvero di quel lungo periodo di preparazione alla Pasqua, fatto di astinenza da carne e cibi grassi e “ingordi” (come i dolci).
E per far scorrere visivamente questo periodo di 40 giorni, quando ancora non esistevano i moderni calendari, alcuni paesi della Grecia avevano adottato l’usanza della Kirìa Sarakostì, ovvero della Signora Quaresima.
Si trattava di un disegno eseguito su un foglio di carta, che raffigurava una vecchia signora senza bocca (perché digiunava), con le braccia conserte (perché pregava) e con 7 gambe, che stavano a rappresentare le 7 settimane di digiuno.
Ogni sabato, le veniva tagliata una gamba, a testimonianza di un’altra settimana di digiuno appena trascorsa, e per mettere in evidenza le settimane mancanti all’arrivo della Pasqua.
Insomma, una tradizione molto simile al nostro Calendario dell’avvento, che conta i giorni rimanenti al Natale.
Simili a quella Greca appena descritta, anche le tradizioni quaresimali di alcune regioni del Sud Italia, dove una vecchia signora vestita di nero si trova spesso appesa ad un filo tra le case.
La signora “Quarantana” o “Quaremma”, detta anche “Vedova del Carnevale”, vestita in lutto per la fine del periodo goliardico legato al Carnevale appena trascorso.