Uno sguardo al Carnevale (o Apokries).
Si festeggia solitamente tra febbraio e marzo, e termina 40 giorni prima di Pasqua, con il Clean Monday (letteralmente, “Lunedì pulito”).
Durante le tre settimane prima del Clean Monday, la gente del posto si veste in maschera e va in giro per i villaggi dell’isola cantando e ballando.
Durante queste settimane è anche previsto un consumo ingente di carne, in preparazione al periodo di digiuno (Quaresima) che precederà -invece- la Pasqua.
La prima settimana di Carnevale è anche denominata Profonì, ed è quella che annuncia -appunto- l’avvento della festività.
La seconda settimana prende il nome di Kreatinì, in cui la carne diventa protagonista indiscussa di tutte le tavole: in particolare, il Giovedì della seconda settimana (Tsiknopempti, corrispondente al nostro “Giovedì grasso”) è il giorno in cui si celebra la festa nelle piazze o per strada, con invitanti grigliate all’aperto.
La terza settimana è quella denominata Tyrinì, la cui Domenica vede la celebre sfilata dei carri: la terza settimana è anche quella che segna l’inizio del veto al consumo di carne fino alla Pasqua, eccezion fatta per i suoi derivati (uova, formaggi, ecc…, appunto “tirì” in greco).
É, infatti, alla fine di queste tre settimane che inizia il periodo della Quaresima, che va avanti fino a Pasqua: il Clean Monday (che quest’anno cade il 19 febbraio) segue dunque l’ultima Domenica di Carnevale e ne decreta la fine.
Questo lunedì viene definito “pulito” perché la gente inizia seriamente a non mangiare carne e prodotti di origine animale, e si festeggia -generalmente- facendo volare aquiloni in campagna.
Del resto, il nome “Apokries” significa proprio “astensione dalla carne”; lo stesso vale per il termine “Carnevale”, che deriva dal latino “carne” (carne) e “vale” (addio).
La danza tradizionale dell’Apokries di Paros è chiamata Ageranos.
I ballerini si muovono tenendosi per le spalle e formando un cerchio, costruendo a poco a poco un labirinto mentre cantano strofe.
Alcuni ritengono che questo ballo risalga al mito di Teseo, e al suo arrivo insieme ai compagni sull’isola di Delos, in cui improvvisarono una danza a memoria delle tortuosità del labirinto.
Dateci un’occhiata!