No, non è vero!
La Grecia non ha mai parlato di chiusura agli Italiani per l’intera stagione estiva 2020!
E, anzi, probabilmente a causa del polverone mediatico sollevato dalla stampa nelle ultime ore, il sito dell’Ambasciata greca ha emesso un nuovo aggiornamento circa i criteri d’ingresso nel Paese ellenico, validi dal 15 Giugno per TUTTI i Paesi, Italia compresa.
Ma cos’è successo, esattamente, nelle ultimissime ore?
Perché tanto astio riportato dai giornali italiani?
Perché la polemica su tutti i TG?
“La Grecia non ci vuole”.
“Frontiere chiuse per gli Italiani”.
“Muro sulle ferie degli Italiani”.
Titoli sensazionali, acchiappa like, che speculano sullo stato d’animo già provato ed incattivito di chi -sfortunatamente- si è ritrovato in un Paese ad alto contagio e alta mortalità.
Ma sapete qual è la verità?
Che nessuno di questi titoli abbia centrato la questione a pieno.
Ma nemmeno sfiorata, direi.
È da circa un mese che la Grecia annuncia una possibile riapertura dei confini e un ripristino dei voli internazionali sulle isole a partire dal primo di Luglio.
Con la conseguente riapertura delle strutture turistiche e ricettive.
Ma dal momento che, nelle ultime settimane, il livello di contagio e lo sviluppo della pandemia in alcuni Paesi del mondo sembravano essersi ridotti notevolmente, la Grecia aveva pensato semplicemente di ANTICIPARE l’apertura dei suoi confini a tutti quei Paesi che fossero in una situazione epidemiologica simile alla sua.
Ecco il perché della famosa lista iniziale dei 29 Paesi ammessi ufficialmente al transito in Grecia a partire dal 15 Giugno, come evidenziato nell’articolo di Ekathimerini del 29 Maggio.
Ci trovavamo di fronte, dunque, ad una semplice anticipazione temporale.
Niente di più.
Il che, dunque, non voleva dire che l’Italia restasse in panchina soltanto ad osservare.
Ma che all’Italia spettasse solo il suo turno originario di ingresso in gioco, previsto -appunto- dal primo Luglio in poi.
Se, ad esempio, prenotaste la cena in un ristorante al primo turno.. facciamo alle 20… e, una volta arrivati lì, scopriste che prima di voi quel tavolo sia stato occupato da qualcun altro per un aperitivo… vi sentireste, per caso, esclusi ed estromessi dalla vostra prenotazione originale?
Forse la cosa vi impedirebbe di godere regolarmente della vostra cena?
E allora perché la notizia del 29 Maggio, relativa ad un accesso posticipato in suolo ellenico, aveva gettato tanto sconforto nell’intero Bel Paese?
Non era nemmeno una novità che l’Italia non facesse parte di questa prima lista di Paesi: su qualsiasi pagina/gruppo dedicato alla Grecia, erano già state pubblicate in precedenza le anticipazioni del Ministro del Turismo greco circa le probabili assenze di alcuni Paesi (tra cui l’Italia) nel primo girone, ancor prima che l’elenco venisse ufficializzato nella giornata di Venerdì 29 Maggio.
Per chi avesse ancora dei dubbi, e volesse conferma con i suoi occhi di quanto la stampa greca annunciasse tranquillamente già settimane fa, ecco il link all’articolo del 20 maggio, in cui si parla già di una prima selezione di Paesi sulla base del loro andamento epidemiologico.
A conferma di quanto emerge da quell’articolo, qualche giorno dopo, il 21 Maggio, la stampa inglese accoglieva serenamente la possibilità di non essere nell’ancora all’epoca ipotetica lista dei 20 Paesi che avrebbero goduto di un accesso anticipato in Grecia.
Dunque, la reazione di stupore della stampa Italiana di fronte alla notizia del 29 Maggio da cosa sarebbe giustificata?
Si tratta di stupore relativamente a cosa?
Ad una notizia già preannunciata?
La verità è che lo scandalo è quello della stampa… della carta straccia… che fa leva sui sentimenti di frustrazione di chi ha un’insicurezza ancora totale nei confronti delle proprie possibilità di vacanza per l’estate 2020.
Amici, non è mai stato vero che la Grecia ci abbia detto di NO!
E a questo link troverete tutte le informazioni aggiornate circa le modalità di ingresso a partire dal 15 Giugno, Italia compresa.
Che vi anticipo, comunque, tramite schema riassuntivo:
“E allora perché mi hanno cancellato il volo?”
In molti stanno ricevendo mail di cancellazione dei voli verso la Grecia, anche per i periodi in cui si dovrebbe tornare normalmente a volare (metà Luglio, Agosto, ecc…).
Mi sembra doverosa, dunque, un’altra piccola delucidazione sullo scenario che si sta delineando, indipendentemente dalla vostra destinazione di vacanza.
La maggior parte delle compagnie aeree sono rimaste completamente ferme per mesi, senza operare voli commerciali.
Adesso si preparano a ripartire, pian piano, e cercano di capire quale possa essere la richiesta di mercato su una determinata destinazione, la possibilità effettiva di volarci ancora o meno, la convenienza nell’operare una determinata rotta, ecc…
Nella fase di ripartenza, dunque, è probabile che tendano a snellire il proprio operativo, cancellando alcune frequenze per accorpare quanto più possibile.
Se, per fare un esempio, in condizioni normali pre Covid si volava da Milano ad Atene con 2 frequenze giornaliere, ora possibilmente ricominceranno volando con una frequenza giornaliera… o, magari, a giorni alterni.
Perciò, mio piccolo consiglio personale (confermato dall’esperienza di qualche amico)…
Qualora riceviate una mail di cancellazione relativa al vostro volo, valutate se avete la possibilità di spostare il vostro piano ferie.
Lo stesso volo, infatti, potrebbe essere ancora in piedi e realmente effettuabile uno o due giorni prima/dopo da quello acquistato originariamente da voi.
Perciò, qualora abbiate davvero la possibilità di spostare leggermente la vostra partenza o il vostro rientro, valutate anche questa opportunità.
Auguro a tutti di poter riprendere nuovamente a viaggiare… prima o dopo che sia, quando vi sentirete più sicuri, quando riacquisterete la voglia di farlo, quando ne riavrete la possibilità concreta… purché ciò accada nuovamente ✈️
